Uscito il 17 gennaio 2024 “Teatro” (Peermusic), quarto album di Marianne Mirage (al secolo Giovanna Gardelli musicista, ma anche attrice) è un album energico, un po’ come tutta la produzione artistica di questa cantautrice, che regala all’ascoltatore uno sguardo su vari aspetti dell’animo umano, così inducendolo a una riflessione interiore.
Tutto questo grazie anche al sapiente bilanciamento fra testi e musica; i primi descrittivi e chiari, mai banali, la seconda composta in modo tale da facilitare l’ascoltatore nel prestare attenzione al testo e in questo senso sempre ben congegnata.
La capacità di evocazione dell’album di Marianne Mirage è data proprio da questo equilibrio, raggiunto anche grazie gli arrangiamenti, sviluppati in modo tale da consentire a chi ascolta di apprezzare non solo la bella voce della cantante, ma più che altro quel che lei vuole esprimere.
L’album si distacca rispetto ai precedenti (“Quelli come me” 2016, “Vite private” 2019, “Mirage “2021”), sia per la minor sperimentazione sonora, sia per la maggior omogeneità musicale, questa volta vagamente vintage con alcuni evidenti riferimenti alla musica ballabile anni ’70.
Rilevano in questo le sonorità di organo elettronico a transistor, alcuni ritmi piacevoli, le metriche accattivanti e a volte retrò.
Marianne Mirage, che fra l’altro è laureata in lettere e filosofia, a dispetto della giovane età è già un’artista di rilievo, esibitasi sia in Italia che all’estero, tanto in live propri quanto in aperture di concerti di musicisti italiani e stranieri fra i quali Patti Smith. A riprova della professionalità di Marianne Mirage, ma anche della sua trasversalità, il fatto che nel 2015 sia stata scelta dalla Microsoft per presentare il nuovo Surface, facendole suonare la chitarra digitale direttamente dallo schermo del dispositivo.
Tornando all’album “Teatro”, che alla fine è un album poetico, alcuni pezzi risaltano rispetto ad altri.
“Chiudi gli occhi”, dal sapore da una parte ballade, dall’altra vintage italiano, con un bel testo che sembra parlare di protezione (“Ti aiuterò ma non sarò lì”) nel senso de “La Cura” di Franco Battiato, ma che se si va ad ascoltare bene si traduce invece nel tirarsi su da soli (“Devi imparare da sola // A darti una mano da sola”) del “Get Up Stand Up” di Bob Marley.
Insomma dopo la riflessione il pezzo è un invito alla consapevolezza della propria stessa forza.
“Cielo”, che con quel riferimento al ritaglio del tempo e al passo di tango, ma anche con le parole “Con i tacchi calpestare la terra dal lato opposto del mondo / E incontrarci per caso / Nel posto sbagliato”, fa venire in mente a chi ascolta la scena di un uomo e una donna che si incontrano, ballando, alla fine dello spazio e del tempo. Un testo che parla di un’estraniazione dallo spazio e dal tempo per lasciarsi andare a quel che sarà.
“Iride” con l’intro lo-fi di chitarra che consente alla voce di spiccare maggiormente nel momento dell’entrata e che grazie alle parole “Nel ciclo della vita / Ogni cosa va e ritorna sempre / ... / Nell’iride dei tuoi occhi c’è / Un mondo che mi fa perdere” fa meditare l’ascoltatore sul ciclo della vita, sul quel ponte fra il passato e il futuro, quel collegamento fra l’inizio e la fine del quale la dea Iris era la personificazione e che diviene ciclico nelle parole della canzone.
Bellissimo “Due anime” le cui parole “Le braccia si aprono / Si fondono attraverso i corpi“ fanno venire in mente all’ascoltatore il quadro “Liebespaar” di Gustav Klimt (più conosciuto come “Il bacio”), con il ritmo sostenuto e piacevole, con l’alternanza percussioni organo Farfisa, la chiusura delicata.
Nel complesso un album piacevole, ben costruito, bilanciato, che peraltro non deve indurre l’ascoltatore a pensare che non sia profondo, anche se l’impressione è che le grandi potenzialità di Marianne Mirage, almeno in questo album, siano state un po’ precluse da un impianto dei pezzi tutto sommato abbastanza standardizzato anche se tecnicamente ineccepibile.
TRACKLIST 1. Chiudi gli occhi 2. Cielo 3. Baci 4. Tramontana 5. Venere 6. Senza ridere 7. Iride 8. Due Anime 9. La Canzone del Vampiro
LINE UP Marianne Mirage voce, Marquis tastiere, drum machine, percussioni, Ferruccio Perrone chitarre, Giovanni Doneda basso, Pietro Gregori batteria
Articolo del
26/01/2025 -
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