Scritto a quattro mani e cantato dal rapper turritano (ma di stanza a Genova) Pauz e da Dani Marceca, già voce e chitarra del gruppo punk-rock Porno Riviste e leader degli Yokoano, è uscito per La Stanza Nascosta Records il singolo Considerare, accompagnato dal videoclip per la regia di Gin Della Vega & Iosonoaka. Abbiamo incontrato Pauz e Dani Marceca per una chiacchierata in musica (e non solo)
Vi accomuna la passione per i disegni. Volete raccontarci da cosa nasce, in che cosa fino ad ora si è concretizzata e se si prevedono sviluppi futuri?
Pauz Da ragazzino il disegno mi ha folgorato in due diverse occasioni. La prima fu con Dylan Dog! Essendone rimasto davvero affascinato ho iniziato a creare dei giornalini con delle storie inventate da me, per poi farle leggere alla mia famiglia. La seconda volta fu quando vidi i primi graffiti, nel periodo della quarta o quinta elementare, a Monte Angellu. Nello stesso periodo conobbi anche il rap grazie ad un compagnetto di nome Agostino, così- da quel momento in poi- dai pennarelli passai alle bombolette fino agli anni delle superiori, per poi dedicarmi totalmente alla musica. Dani Quando ero piccolo riempivo quaderni di scarabocchi creando dei disegni di circa 1 cm2 che mio fratello, molto più grande di me, diceva essere rassomiglianti a ideogrammi giapponesi. Crescendo, in prima elementare, mi è stato assegnato il compito di illustrare dei bambini di diverse nazionalità che giocavano in cerchio, mano nella mano; ho spacciato per mio il disegno fatto, invece, da mia cugina, di un paio d’anni più grande di me e molto brava a disegnare. Chiaramente se ne accorsero e mi costrinsero a ridisegnare il compito a scuola, così feci il mio primo Disegno. L’esperienza mi segnò negativamente e con il passare degli anni ho dato più retta al mio lato musicale piuttosto che a quello illustrativo. Sono sempre stato affascinato dalle persone che sapevano disegnare e per molto tempo non mi sono sentito all’altezza, così fino all'età di 27 anni non ho mai approfondito un discorso con matite e pennelli. Poi non so cosa mi sia successo realmente. Dopo aver partecipato alla manifestazione a Genova contro il G8 del 2001, è stato come se non mi bastasse più esprimere quello che provavo solo con la musica. "Carta bianca chiama" ho pensato e, da quel dì, sono nati tanti quadri/illustrazioni. Attualmente sto scrivendo, disegnando e musicando un disco/libro di favole psicosociali.
Pauz, quanto la rispecchia ancora artisticamente il suo album di esordio, “I love Pauz” (2010)? Già ai tempi mescolavo il rap ai diversi generi che amavo, ma essendo anche meno maturo non badavo tanto a certe cose che scrivevo, o al modo in cui registravo. Delle volte provo a riascoltarlo e riesco a salvare ben poche cose di quel disco, ma so che in ogni singola traccia c’era un ragazzo con tanta voglia di emergere, e di dire la sua.
Dani, vuole raccontarci com’è nato il gruppo PornoRiviste e che ricordo ha dell’esperienza con una delle più amate e seguite punk band italiane? Le PornoRiviste sono nate nel 1994 dall’idea di Tommi Marson, Marco Mortillaro e Umberto Faganelli, di rivisitare in chiave italiana la musica punk 77, partendo dalla similitudine con il nome Sex Pistols, con canzoni scritte dal Marson. Io sono arrivato un anno dopo perché avevano bisogno di una chitarra solista e di una voce/coro. Devo molto alle PornoRiviste in quanto il periodo vissuto con loro e' stato uno dei più belli e produttivi a livello artistico della mia carriera musicale. Grazie a loro ho capito cosa voglio e non voglio fare in musica, oltre ad aver condiviso 15 anni della mia vita con persone splendidamente vere.
Pauz, vuole parlarci della sua collaborazione con l'ex produttore degli Articolo 31 “Pacio”? Con l’uscita del pezzo “La mia Panda”, venni contattato da una tv dal nome ILIKE.TV , che mi notò e mi contattò per partecipare ad un programma chiamato 15 Minuti, dove- oltre all’intervista- realizzavano un Videoclip di una mia canzone. Per l’occasione scelsero il pezzo “Vallanzasca”. Il produttore di quel programma era proprio Pacio.
Dani, qual è a suo avviso la “cosa” più riuscita che ha fatto con gli Yokoano, particolarissima formazione art-rock di cui ha fatto parte? Gli Yokoano sono stati parte integrante del mio cambiamento, come un fulmine a ciel sereno, con musicisti e amici che hanno dato tanto al mio e al loro cambiamento artistico e umano. Sono riuscito a mostrare a me stesso e a chi ascolta come cambiare strada senza ripetersi, senza banalizzare e strumentalizzare nulla, utilizzando l'arte, la musica e la scrittura per esprimere concetti che vanno oltre il significato di "psicografia". Una concentrazione di stati d'animo totalmente inconsci, tradotti in note e parole, per descrivere la sensazione di vuoto permanente che ci opprime e la ricerca delle possibilità reali di cambiamento interiore. Descrivete in tre aggettivi il brano “Considerare”, appena uscito per La Stanza nascosta Records, che sancisce la vostra collaborazione
Pauz Io lo descrivo con tre sostantivi: Sorrisi. Lacrime. Momenti. Dani BIPOLARE, GENUINO, DIVERSO.
Dani, la sperimentazione è una sua costante artistica…che tipo di ricerca sta conducendo attualmente, nella sua fase “solista”? Più che altro, nel mio caso, é la mia fase solista che sta facendo una ricerca su di me che sperimento in continuazione... Bisogna vivere il tempo giusto per lasciare qualcosa di sano ai posteri in mezzo a tutto questo casino: La politica, Le guerre , gli Animali, i Bambini, La religione, La società, La famiglia, la Luna, internet, i meloni, la Storia, la Scuola, Il rumore, lo Spazio, Lo smog, Il lavoro e più' te ne vengono in mente più' ci pensi, più' ci pensi e più' ti stressi, e più ti stressi e meno senti il profumo della vita. E' solo grazie a quello in cui credi che, a volte, riesci ad uscire fuori da questo casino. Nel mio caso il mio Credo, l'Arte e la Musica, sono le uniche "Ancore" che ancora frenano la nave di pensieri che che mi pervade ogni giorno, distogliendomi dal caos.
Pauz, lei attualmente risiede a Genova. Nello scenario musicale genovese c’è un maggiore fermento rispetto a quello sardo, o no? Che sia Genova o Sardegna, il fermento è lo stesso; la differenza è che un Sardo, abitando in un’Isola, non ha le stesse possibilità degli altri, ed è per questo che ha ancora più voglia di emergere e di farsi conoscere dal resto della Penisola. In Sardegna, a partire dall’underground, c’è un mare di gente fortissima, che purtroppo delle volte, dopo qualche anno, smette anche di scrivere, demotivato dalle tante difficoltà
C’è una canzone che le ha cambiato la vita? Dani IN POSITIVO Almeno tu nell'Universo-Mia Martini IN NEGATIVO L'Italiano-Toto Cutugno
Pauz Ogni canzone cambia la mia vita. Ma se c’è un pezzo dove ho capito che qualcosa in me era cambiato, fu “Perderti” Il tratto prevalente del suo carattere? Pauz La pazienza. Che messa alla lunga alla prova, poi, fa emergere un'altra parte di me che odio. Dani Sereno Variabile, a volte un po' stronzo (dicono).
Pauz, il palco che sogna di calcare? Quello dell’ MTV Day o del Primo Maggio, ma soltanto perché, da ragazzino, passavo le giornate a guardarli dal primo fino all’ultimo artista in scaletta
Articolo del
07/05/2024 -
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