Ekat Bork Yasdyes  2017  GinkhoBox di Fabrizio Biffi

Yasdyes è il secondo disco di Ekat Bork dopo l’esordio del 2013 con Veramellious. Nella sua musica continua quell’avventura che dalla Siberia, terra d’origine, l’ha portata verso il centro dell’Europa, fuggendo di casa per approdare in Svizzera, iniziando quel viaggio musicale che si concretizza, dopo due anni di lavoro, nel suo nuovo disco.

In questo nuovo episodio della sua saga, Ekat Bork esplora con la voce intensa e carismatica i territori di un elettro-pop periglioso, fatto di tensioni e di pause apparenti che ne riflettono sicuramente il carattere ed il temperamento.

E’ il suo “Sono qui adesso” del titolo del disco che viene ripetutamente ribadito nelle spigolature dei brani di un lavoro che si colloca a pieno titolo nel canone del suono raffinato di stampo nordeuropeo e non disdegna incursioni sofisticate in ambito dance e momenti di art-pop.

Un insieme che potrebbe sfuggire di mano o scivolare nella banalità, ma a tenere alta la tensione ed il livello di Yasdyes ci pensa la forza e il fascino della voce di Ekat Bork che sembra stare perfettamente a suo agio nelle virate presenti in molte canzoni del disco.

Red Sektor, Fear ed Happiness, sono le tracce di riferimento dell’album che Ekat Bork ha voluto contaminare girovagando nelle registrazioni tra Italia, Svizzera, Russia, Polonia e Germania.

Una scelta che ha influito sicuramente sul risultato finale di un lavoro che ha l’ambizione di superare diversi confini attraverso l’inquietudine e la profondità musicale della cantante e autrice siberiana.

Può cosi succedere che, una voce arrivata dalle pianure estreme della Russia, riesca nell’impresa di rendere incandescente la musica elettronica e trasmettere una passione che rapisce l’ascolto e i sensi. Questo è quanto è riuscito ad Ekat Bork nel suo ultimo disco Articolo del  21/05/2017 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati